La stagione dell’hockey inizierà ufficialmente il 3 Ottobre con Bassano-Matera al Palabruel ma cominciano ad arrivare in città i nuovi giocatori che quest’anno vestiranno la maglia giallorossa tra questi Dario Gimenez, argentino classe ’87 prelevato dal Giovinazzo.In una bollente serata abbiamo incontrato il bomber che ha piacevolmente chiacchierato con noi.

Dopo tanti anni a Giovinazzo, con le parentesi di Novara, Matera e Trissino, approdi a Bassano. Come hai vissuto la chiamata per questa nuova avventura?

Ho avuto tante offerte in questi anni ma è stata una scelta mia quella di rimanere a Giovinazzo perchè mi trovavo molto bene lì ma adesso ho deciso di cambiare per provare a vincere qualcosa.
Sono stato molto contento di essere arrivato qua poi c’è E.Garcia con cui ho giocato in nazionale, ci conosciamo bene e in pista ci intendiamo subito. Ho capito che gli obiettivi della società sono ambiziosi, quindi la chiamata mi ha fatto molto piacere.

Secondo te dove può arrivare questo Bassano, sulla carta?

Sulla carta, visti i giocatori in rosa, possiamo arrivare al 2°-3° posto. Le partite del campionato italiano sono difficili, nessuno ti regala niente. Sulla carta puoi essere considerato da primi posti e poi magari finisci ottavo. E’un campionato molto duro.

Forte dei Marmi. per te è favorito?

E’ una gran squadra ma punta tanto su Pedro Gil. Ad esempio l’anno scorso consideravo Breganze più “squadra” del F.d.M. Poi evidentemente qualcosa non ha funzionato se non sono arrivati allo scudetto, ma sulla carta la vedevo più attrezzata dei toscani.

Come ti vedi in attacco con E.Garcia?

Dobbiamo allenarci molto per trovare l’affiatamento ma il concetto vale per tutti perchè siamo una squadra con molti elementi nuovi, quindi dobbiamo conoscerci e lavorare duro per trovare l’amalgama. Il concetto di attaccanti vale fino ad un certo punto perchè nell’hockey moderno tutti devono saper attaccare ma anche difendere. Ma con Emanuel mi vedo veramente bene, se facciamo le cose fatte bene, ci toglieremo delle belle soddisfazioni.

….avrete molti occhi puntati.

lo so, lo so….

La squadra ha molti giocatori nuovi, compreso l’allenatore che è nuovo pure lui. Tu conosci già Garcia e Samuel Amato che è stato tuo compagno di squadra a Mendoza nell’Andes Talleres. Come valuti questa rosa, ti sembra una squadra potenzialmente forte? Più protesa a prendere pochi gol o a farne tanti?

Dipende molto da come si svilupperà il gioco che vuole l’allenatore anche se poi in pista ci andiamo noi…..Io sono un attaccante che dà anche una mano in difesa. Dipenderà molto dal gioco che svilupperemo in avanti, da cosa ci chiederà l’allenatore, anche perchè possiamo contare su un contributo di gol da parte di molti, Zen, Silva, Amato, Nicoletti possiedono dei gran tiri da fuori. Se facciamo le cose per bene in difesa, poi davanti potremo veramente far male a tutti. La squadra possiede giocatori che per l’hockey attuale sono perfetti ma la differenza, alla fine,è sempre fare un gol più degli altri. In difesa sono molto bravi, sono quasi tutti difensori, se sviluppiamo un gioco offensivo efficace, dietro non dovremo avere problemi.

È la tua prima volta in Eurolega?

Si. Avevo fato la Cers a Giovinazzo.

Sei contento per l’Argentina campione del mondo?

Si molto, e me l’aspettavo per due motivi: primo perchè la Spagna era molto rinnovata, secondo perchè l’Argentina era stanca di perdere le finali con loro e aveva una voglia matta di interrompere il dominio iberico. Sono stato molto felice, spero di tornarci in nazionale perchè ci tengo molto. Ora con Bassano avrò anche la vetrina europea e voglio sfruttare questa opportunità.

Sei qui a Bassano a 3 settimane. Hai già visto un pò la città?

Si ma già la conoscevo un pochino..

Saprai che Bassano nell’hockey ha una grande tradizione, il pubblico pretende molto ma se vede che la squadra gira, diverte, e se i giocatori si impegnano, la gente viene a sostenervi in gran numero.

Noi dobbiamo impegnarci al massimo e cercare di vincere per assicurarci il sostegno del pubblico. Abbiamo bisogno della spinta della gente perchè nell’hockey il pubblico può fare la differenza, specie nelle partite i casa.

Ufficio Stampa Hockey Bassano