Un Bassano motivato  di scena nel fortino rossonero contro i secondi della classe.

Se dobbiamo eleggere una big del mercato per quanto riguarda la stagione in corso, sicuramente bisogna tenere in grande considerazione la squadra del presidente Turle.

Alla sua corte infatti in estate sono arrivati il top player spagnolo ex-Reus Jordi Adroher, fortissimo attaccante della nazionale iberica campione del mondo, ed il “figliol prodigo” oramai a ragione ritenuto uno dei più forti in circolazione nel suo ruolo, il portiere Riccardo Gnata. L’attacco è completato dall’ex-bassanese Cacau, giocatore mai dimenticato e sempre osannato dalla curva giallorossa e dall’argentino naturalizzato De Oro, anche lui in riva al Brenta in tempi recenti. La difesa è composta dal sempre più determinante Mattia Cocco, dall’inossidabile ex-capitano giallorosso dello scudetto 2009 Sergio Silva e dal prodotto locale, ormai da qualche anno presente nella massima serie, Dal Santo.

Insomma uno squadrone che in casa rossonera hanno pensato di dare in a mano, come guida tecnica,  all’allenatore del Vendrell dei miracoli Cabestany, ex-giocatore di livello approdato nella panchina della squadra catalana, che ha portato a vincere una CERS e 2 Coppe del Re in 4 anni. E’ di poche ore fa il comunicato che il tecnico spagnolo sarà al Porto nella prossima stagione, quindi è verosimile che voglia lasciare i suoi tifosi con qualche ricordo indelebile.

Per ora il Breganze, se pur secondo, sembra essere distante da quel Forte dei Marmi che sino ad ora ha fatto campionato a se; è certo che già la Coppa Italia dirà qualcosa in più rispetto al reale valore dei prossimi avversari del Bassano.

 La squadra di Belligio dopo la facile vittoria contro il Sarzana, è in cerca di punti importanti per risalire la classifica. Il terzo posto sembra attualmente lontano ma già una vittoria sabato, potrebbe riaccendere delle speranze. All’andata fu 5 a 3 per il Breganze al Ca’Dolfin.

 Atteso il pubblico delle grandi occasioni al PalaFerrarin di Breganze

Articolo di Gian Pietro Bonaldo
(Foto di Roberto Bosca)