UBROKER BASSANO, NIENTE TRIS DI DERBY

Il Montebello passa al palazzo in rimonta 6-3.

Con un secondo tempo sottovuoto spinto, spento ed irriconoscibile, l’Ubroker Bassano si arrende al Montebello che lo piega con una poderosa rimonta, dal 3-1 interno a meno di 3 minuti dal termine del primo tempo al 3-6 della sirena finale, con un parziale esterno di 0-5 che non dà scampo ai giallorossi. Riconosciuti gli indubbi meriti al Montebello che ha il pregio di crederci sino alla fine e si prende un successo con pieno merito, ora Bassano dovrà fare tesoro del ko, riflettere sui motivi della sbandata, come ha suggerito lo stesso main sponsor Fabio Spallanzani nel dopo gara eppoi voltare subito pagina già domenica nel delicatissimo duello di Correggio in posticipo. Restano sul fondo i rimpianti per una vittoria mancata che, se ottenuta, avrebbe accorciato clamorosamente la classifica, complici anche i risultati altrui, spalancando prospettive stuzzicanti. Invece il fuoripista casalingo proietta il quintetto di Crudeli al tabellone della final eight di Coppa Italia di fine aprile al quarto più proibitivo, quello col Lodi testa di serie numero uno e padrone di casa della manifestazione.

Bassano che manca il salto di qualità sul più bello aveva comunque cominciato col piede giusto: staffilata di Marc Coy a staccare l’1-0, pari sollecito dall’ottimo Nuno Paiva in percussione in area, quindi conclusione di giustezza di Samu Amato ad indovinare il pertugio per il nuovo sorpasso interno e break di Cancela con un tocco d’astuzia sottomisura a inchiodare il 3-1. E con la partita apparentemente in controllo, l’Ubroker al contrario incassava il penalty del 3-2 all’intervallo dello specialista Paiva, il portoghese uscito dalla panchina a rovesciare il match e andava alla sosta con mille dubbi in più.

Nella ripresa, infatti, dopo un palo di Cancela, Bassano smarriva incisività, l’ex Tataranni centrava con un piazzato in movimento sotto la traversa il punto del 3-3 e dopo una lunga fase di equilibrio con un nuovo palo di Coy, toccava a Nicoletti imbucare con una rasoiata in diagonale sul palo opposto il ribaltone del 3-4 a 9 minuti dal termine. Crudeli allargava tutte le rotazioni e mescolava i quintetti con Milani e Festa a cercare pericolosità e soluzioni offensiva diverse ma la difesa del Monte era una specie di bunker antiatomico inaccessibile, pronto a rimbalzare tutto quanto. Un’incurosione sottorete del veterano Tataranni scolpiva la sicurezza del 3-5 e sul gong l’mvp Nuno Paiva autografava il 3-6 della staffa con una giocata delle sue.

In un torneo che presenta sorprese ogni fine settimana, l’unica necessità è rialzarsi al più presto, c’è praticamente tutto un girone davanti e fondamentalmente è ancora tutto aperto per le posizioni almeno dal podio in giù. Ma naturalmente i bonus saranno sempre meno, guai ad abusarne.