I giallorossi sotto 5-1 a Valdagno s’inventano un clamoroso recupero, agganciano il 5-5 e sfiorano il ribaltone nel finale





Due partite in una e un derby double face. Nel primo round, una fiammata Bassano a stampare l’illusorio 0-1 col tiro diretto di Riba, eppoi sei minuti di inspiegabile blackout nei quali Valdagno ha rovesciato di tutto addosso all’Ubroker con un ruvido parziale di 5-0 a sancire l’incredibile 5-1 provvisorio che pareva una pietra tombale sulla sfida. Invece Pozzato ha trovato il 5-2 della speranza, mentre il 5-3 sulla sirena è stato annullato, fuori tempo massimo per una questione di centesimi.



Poi però la ripresa è stata un monologo, un duello a senso unico, il Bassano ha spazzato via i fantasmi, ha preso in mano le redini e ha comandato le operazioni da formazione di rango. Una remuntada impetuosa scandita dalla sontuosa doppietta di Joan Galbas con due siluri nel traffico sotto l’incrocio e dalla giocata pregiata di Julian Tamborindegui in serpentina a scolpire il 5-5 con oltre 10′ sul cronometro. Sulla spinta dell’entusiasmo il quintetto di Ale Bertolucci metteva all’angolo Valdagno, Bovo firmava due paratissime su Tamborindegui e su Ivo Silva scongiurando il sorpassone del 5-6, mentre il suo dirimpettaio Mattia Verona, in costante lievitazione di rendimento, faceva altrettanto su Sanches e Giuliani. Sull’ultimo assalto Bassano si giocava anche la carta dei cinque giocatori di movimento per autografare il gran colpo ma il muro di Valdagno, coi lanieri messi in buca resisteva tenendo stretto il 5-5.



Certo, sul 5-1 interno del primo tempo, vagheggiare anche solo un pari sarebbe stato irreale. E invece ciò che sembrava soltanto immaginifico l’Ubroker lo ha realizzato per davvero con una maestosa reazione caratteriale guadagnandosi persino il diritto ai rimpianti nei minuti conclusivi per un successo sfumato che con quelle premesse avrebbe avuto contorni epici. Peraltro per volume di gioco e opportunità a referto la vittoria sarebbe stata assolutamente congrua.



Di buono oltre alla vis temperamentale dei giallorossi c’è la straordinaria presenza di una curva bella e compattissima. E la certezza di un gruppo che possiede margini di crescita evidenti. Nell’attesa ovviamente che qualcuno dei protagonisti torni sugli standard che gli competono, un cambio di passo per il quale non ci sono più mesi di tempo ma soltanto settimane.



Il quinto posto a metà percorso è esattamente l’obiettivo fissato in estate dal coach per il termine della regular season. Esserci arrivati a gennaio dopo aver accarezzato a lungo la quarta piazza, è motivo di merito, specie dopo la caterva di infor Ituni autunnali che non sono ancora finiti. Ma mutare marcia ed elevare le prestazioni da qui alla fine è ancora possibile. In Coppa Italia la griglia disegna un quarto di finale secco a Follonica, ma del plotoncino delle big Bassano è quella che sulla carta ha il potenziale più inespresso e incompiuto di tutte. Ecco perchè alla distanza è lecito nutrire smisurata fiducia.