I giallorossi piegano 6-2 il Cgc al palazzo e salgono al quarto posto





Come di consueto gli highlights e l’intervista post match di coach Ale Bertolucci che trovate entrambe qui sotto in pagina sintetizzano mirabilmente la serata dell’Ubroker. Noi, ci limitiamo, di prassi, a talune considerazioni a margine.



La prima è che la crescita di Bassano non è solo certificata dai numeri (6 vittorie nelle ultime 7 e approdo al quarto posto in coabitazione con Follonica) ma è soprattutto una lievitazione di mentalità, una solidità atletica e di atteggiamento che spinge la squadra ad essere sempre aggressiva e presente, scegliendo spesso e volentieri di difendere alto e pressare costantemente a caccia della rubata e della fuga in campo aperto. Una filosofia di gioco che propizia opportunità a raffica in fase offensiva, anche se la produzione incessante non è sempre seguita da adeguata finalizzazione e lì coach AleBert dovrà lavorare un bel po’ per evitare che la tendenza allo spreco sottoporta non diventi col tempo inguaribile viziaccio a precludere traguardi corposi.



Dopodichè il capoallenatore giallorosso è chiamato a limare quegli errori banali, come quella pallina persa che ha propiziato il rientro in partita di Viareggio nel primo tempo. Sbavature evitabili che una formazione di rango o che quantomeno aspira al ruolo di guastatrice designata, non può permettersi di commettere.



Poi le note liete: il ritorno al gol di Nicolas Barbieri dopo l’infortunio, i progressi tra i pali di Mattia Verona sempre più convinto e padrone del ruolo, la gioia della rete ritrovata per Julian Tamborindegui e sappiamo quanto un attaccante viva per quel momento, nonché la doppietta a referto per Ivo Silva, pedina diversissima e molto più incisiva sui due lati del campo rispetto al giocatore volenteroso della scorsa stagione.



Tutte buone sensazioni in attesa del rientro di capitan Scuccato dal guaio muscolare che l’ha tenuto ai box coi versiliesi ma che è dato in pista in Liguria il 18 dicembre per il posticipo a Sarzana.



I margini di miglioramento sono ancora tanti e tangibili. Ergo, gambe in spalla e darci dentro.