I giallorossi cedono 6-4 sulla pista della regina senza mai uscire dal match
Non è bastata una prova gagliarda, tonica, brillante e continua per ripetere lo straordinario exploit dell’andata. L’Ubroker Bassano è rimasto attaccato alla partita sino all’ultimo sfiorando nei minuti conclusivi per almeno due volte il 6-5 che avrebbe riaperto clamorosamente i giochi. Molto semplicemente Trissino oggi in Italia sta disputando un altro sport, al momento i campioni d’Italia in carica sono illegali nella nostra serie A per qualità e spessore degli interpreti. I numeri sono eloquenti: 52 punti all’attivo, +14 sulla seconda in graduatoria già a febbraio non certificano solo un dominio, bensì una dittatura militare sul campionato, peraltro meritata e sacrosanta. Ecco perché la performance giallorossa con la formazione di coach Viterbo costantemente dentro la gara è comunque piaciuta. Difatti è servito il Trissino in formato extralarge per conquistare il bottino, non certo un’edizione qualunque degli scudettati per artigliare i 3 punti. Fossero stati appena sbiaditi o un minimo sottotraccia, ieri i primi della classe non avrebbero sicuramente fatto festa.
Dopo più di un quarto di sfida in perfetto equilibro, sono state le giocate dell’alieno Giulio Cocco a spaccare il duello e a propiziare il rapido 2-0 scandito anche da Gavioli. Un pallonetto di Scuccato ha siglato il 2-1 e ancora il divino Giulio ha firmato il 2-1 della pausa. Nella ripresa Joao Pinto da un passo ha confezionato il 4-1 e lì l’Ubroker ha avuto il merito di non disunirsi e di ribattere colpo su colpo con Coy e la doppietta di Muglia e questo la dice lunga di quanto Samuele sia mancato in queste settimane. A Monza la sua assenza, ad esempio, ha solcato la differenza tra pareggiare e invece vincere. Da annotare infine le consuete traverse o pali pieni di Scuccato e Pozzato, ormai un classico di ogni incontro.
“Faccio innanzitutto i complimenti al Trissino che si è dimostrato avversario fuori categoria – riconosce il patròn Fabio Spallanzani – ma se non altro li abbiamo fatti sudare come auspicavo alla vigilia. E ho la convinzione che se ripeteremo nelle prossime uscite l’intensità e l’applicazione che ho riscontrato ieri, di partite ne perderemo molto poche da qui alla fine. La verità è che a noi mancano all’appello i punti che ci hanno defraudato a Sarzana per i noti fatti e quelli sfuggiti a Monza per le conseguenze di quanto accaduto in Liguria. Coi 5 punti in più saremmo secondi da soli e non settimi in griglia, cambia il mondo. Ma anche solo coi 3 punti di Sarzana saremmo quarti, se permettere è normale che ci sia del risentimento. Ad ogni modo – conclude perentorio Spallanzani -. gambe in spalla e testa al derby di domenica col Valdagno al palazzo che il clou della stagione comincia soltanto adesso”.