Una doppietta di Mattia Baggio lancia i giallorossi in emergenza, raggiunti sul 2-2 solo a due minuti dalla sirena
Premessa doverosa: alla vigilia un pareggio in una pista tradizionalmente complicata come quella di Monza e perdippiù in condizioni di emergenza sarebbe stato accettato di buon grado.
Dopo, a bocce ferme, quello stesso punto si fa molto più fatica a prenderlo. Mica perché il campo abbia raccontato cose tanto diverse (nella sostanza il 2-2 è corretto), ma poiché alla voce episodi (la traversa a portiere battuto di Scuccato trema ancora e l’incrocio dei pali di Coy brucia persino di più), Bassano non ha mai in questo 2023 un filo di vento a favore. Ma proprio mai. E purtroppo la differenza in classifica si avverte: la vittoria sfumata a 2 minuti dal gong avrebbe fatturato un brillantissimo quarto posto a due passi dal podio nonostante i cerotti e le bende; il pari in retta d’arrivo ti fa invece slittare in una settima piazza playoff meno aderente rispetto a quanto espresso sinora in campo dall’Ubroker.Che a pieno regime oggi conterebbe una graduatoria differente. E’ vero che in una manciata di punti ci sono diverse squadre e la bagarre durerà sino a fine regular season ma le conseguenze della sciagurata serata di Sarzana (fischiata balenga e sanzione iniqua per Muglia) Bassano se le sta trascinando dietro come temuto. L’infortunio di Coy, ieri sera chiaramente a mezzo servizio e volutamente lontano dal cuore del gioco per preservare il gomito ferito, è solo un aggravante di un periodo dove l’Ubroker dovrà imparare ad essere più forte delle avversità e delle situazioni imponderabili che non può controllare.
Dalla Brianza sono però maggiori le note positive rispetto a quelle negative. Ovvero: 1) la precisa identità tattica di una squadra che prova a surrogare assenze, difficoltà e rotazioni ridotte all’osso con un linguaggio comune di hockey ben codificato e non legato all’improvvisazione o al solo istinto. Ormai un tratto distintivo della squadra e del lavoro di coach Viterbo; 2) la crescita esponenziale dei giovani di casa che adesso tengono il campo con sempre più spiccata personalità: Mattia Baggio è di fatto un giocatore vero, non solo supporting cast. La doppietta in Lombardia, volée all’angolo opposto su assist di Pozzato e accompagnato dal limite dell’area all’ incrocio sono giocate d’alta scuola e da atleta in fiducia e ritrovato. Peraltro 7 gol pesanti in meno di un mese sanciscono la sua nuova dimensione di fattore che incide. 3) La formidabile sinergia creatasi tra i ragazzi della curva (presenti anche a Monza) e i giallorossi in campo, un mastice di unione e compattezza che non si avvertiva da tempo e che è a tutti gli effetti la bellezza dello sport e delle emozioni che suscita.
A margine riportiamo il pensiero del patròn Fabio Spallanzani, di sicuro non risarcito dalla riduzione delle giornate di squalifica da 5 a 3 per Samuele Muglia. “Mi batto per l’equità, poi vedo la diversità di giudizio per il fallo di Banini su Rosi in Follonica-Viareggio e il contatto di Muglia a Sarzana e allora non ci sto più. Questo è un problema su cui si dovrà assolutamente mettere mano a fine stagione. L’equilibrio nelle penalità deve essere reale e non un tanto al chilo. Sennò si falsano i campionati”.