Sabato sera in Maremma (alle 20.45) un duello pieno di sole insidie per i giallorossi

Il blitz di Montebello ha ricalibrato in meglio la classifica col tesoro del secondo posto solitario a +3 dalla concorrenza che ha rincuorato Bassano in un momento di salute precaria. Ma all’orizzonte incombe subito il viaggio di sabato sera a Grosseto (alle 20.45) contro l’autentica rivelazione della serie A che mira ad agganciare proprio i giallorossi in graduatoria. E all’Ubroker occorre una performance da big indiscussa per uscire indenne dall’arena maremmana. Come conferma capitan Samuel Amato.

“Tra di noi ci siamo detti che da qui a Natale ci aspettano tre finali e non è il consueto luogo comune – sottolinea il leader dello spogliatoio – Grosseto sabato, Follonica mercoledì al palazzo e Vercelli in trasferta il 21. Con in mezzo il girone di Coppa Europa Cers dal 16 al 18 ancora al palasport. E’ un tour de force, ma noi dovremo ragionare una partita per volta. Adesso c’è il Grosseto pensiamo a quello, per noi valgono più di tre finali mondiali, non scherzo”.

Come si può neutralizzare il Grosseto?

“Loro difendono benissimo, si vede la mano di Michele Achilli in panchina, non concedono varchi. Eppoi quella pista è piena di insidie e allora anche noi dovremo difendere con estrema attenzione alzando però i ritmi in fase di possesso, perchè con la velocità possiamo provare ad impensierirli, sennò loro non ti offrono possibilità di colpire. E occhio ai tiri da fuori: è la loro specialità a cercare la deviazione sottoporta o la rete diretta. Non abbiamo una grande tradizione a Grosseto, un pari due anni fa e un ko lo scorso anno. Ora tentiamo di agguantare un risultato positivo a tutti i costi. Un pari? In partenza no, tiriamo al massimo come ogni sabato, ma alla fine a Grosseto un pari si prende sempre”.

Intanto venerdì avete svolto il primo allenamento al completo, non accadeva da un pezzo…

“Esatto, il primo vero allenamento delle ultine due settimane di malanni vari per tutti. Mi brucia ancora lo stop col Lodi. Loro eccezionali ma sono certo che noi sani non avremmo mai perso. E il rimpianto per quell’ultima azione rimane. Sul 3-3 ci siamo fatti ingolosire a scoprirci l’ultimo minuto per volerla vincere e siamo stati puniti. Ci servirà da insegnamento. Quanto all’influenza ora che l’abbiamo presa tutti quanti, adesso ci potrà lasciare in pace. E’ un vantaggio.Tocca ad altri…” sorride il capitano. In effetti, non fa una piega.

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