UBROKER BASSANO, A SARZANA PRIMO KO

Giallorossi battuti 5-3 in Liguria, è il primo stop stagionale

Non basta un’esaltante rimonta da 3-0 a 3-3 per uscire incolumi dalla pistina del Vecchio Mercato. L’Ubroker, orfana del suo finalizzatore principe, Marc Coy, cede alla distanza proprio quando si stava illudendo di poter ribaltare clamorosamente l’inerzia della gara incassando il primo capitombolo stagionale. L’avvio sbiellato e un filo jellato dei giallorossi condiziona tutto l’incontro: alla prima azione del match, Cancela colpisce un incredibile incrocio dei pali e sul ribaltamento Joan Galbas, fratello del Pol di Bassano scarica un siluro da oltre metà campo che condanna Mattia Verona e spiana la strada dopo appena 29” ai liguri. Il quintetto di Crudeli abbozza una reazione ma ancora un’incursione laterale dello scatenato Joan Galbas e conclusione sul palo opposto fissa il sorprendente 2-0 interno. Che una giocata sottomisura della stellina di casa Ipinazar corregge al 3-0 dopo 9 minuti che spalancano il burrone addosso all’Ubroker. Eppure, Bassano riemerge pazientemente dalla buca in cui è ruzzolata e presto Cancela imbuca a colpo sicuro dalla media distanza il punto della riscossa. Da quel preciso momento è un’altra partita e su un’insistita percussione in area rivale Pol Galbas scolpisce il 3-2 della nuova speranza ospite. Corona con una paratissima da urlo nega sulla sirena del tempo l’aggancio all’Ubroker, ma cambia poco poiché al primo giro di lancette della ripresa è il subentrante Mattia Milani a griffare in mischia il 3-3 che riaggiusta la faccenda. Ora è Sarzana a barcollare e Bassano alza il baricentro e e mette all’angolo i rossoneri. Corona scaccia un paio di palle avvelenate e nel momento del massimo sforzo i cinque di Crudeli vengono infilzati da una giocata sottoporta del falchetto Ipinazar che sposta di nuovo gli equilibri verso gli spezzini. Qui Bassano smarrisce lucentezza, l’attacco è meno fluido, eppure non rinuncia a spingere. Solo che su un contattino in area, Chicco Rossi finisce per terra e il rigore è un filo generoso. Lo è meno Joan Galbas che recita da sicario e fulmina dal dischetto Verona col 5-3 del nuovo break di casa. Con soli 9’ sul cronometro, è complicato pretendere un’altra rimonta, tuttavia Festa, Amato e Cancela ci provano ugualmente in tutti i modi a ricucire ma Corona nella circostanza è re assoluto dei pali e insomma non si passa.

Al netto di un forfait pesantissimo da assorbire come quello del capocannoniere del torneo, Bassano deve maledire l’avvio troppo molle e compassato (lo stesso di Valdagno, solo che in quell’occasione seppero rimediare) e anche se pure in questa situazione i giallorossi erano riusciti a tornare a galla, il tesoro di energie spese per tornare dentro la sfida da 3-0 a 3-3, alla lunga ha pesato. E più del 4-3, ha inciso il risibile penalty del 5-3. Diversamente l’Ubroker avrebbe avuto l’ultimo segmento di gara per strappare almeno un punto corposo. Ad ogni modo una serata balorda nel corso di un’annata va sempre messa in conto. Può persino diventare salutare se utile per riconoscere gli errori e ripartire di slancio. Ora c’è tutto il tempo per riordinare le idee e ripresentarsi a dicembre con il piglio del secondo tempo col Correggio o con lo spirito apprezzato a cavallo dei due tempi in Liguria.