Entusiasmo per la presentazione della nuova squadra giallorossa e dello staff tecnico
L’atmosfera calda e accogliente del Garage Nardini, storica location della movida cittadina, ha fatto, secondo tradizione, pregiata cornice al vernissage ufficiale del nuovo Ubroker Bassano edizione 2024-25, che coincide con il settantennale del club, tappa che illustra una volta di più il cammino glorioso di una società che ha scritto pagine memorabili dell’hockey italiano.
Nella circostanza dinanzi a tifosi, appassionati, sportivi e sponsor è sfilata sul palco la squadra al gran completo tra gli applausi scroscianti dei presenti e fra i cori della curva e con essa il rinnovato staff tecnico e i dirigenti di punta.
Atmosfera carica a molla per le tante novità, eppure serena consapevolezza che questo deve essere l’anno zero di un nuovo corso. Nessuna facile illusione ma semmai un paziente lavoro di ricostruzione che richiederà tempo e che naturalmente non si concluderà a fine stagione ma che contempla invece un piano di crescita pluriennale e che toccherà pure il settore giovanile guidato da Alessandro Bertuzzo e Roberto Zonta, un vivaio destinato a diventare area cardine nei progetti di sviluppo giallorossi di domani e dopodomani.
Una filosofia low profile incarnata alla perfezione dal nuovo coach Ale Bertolucci, acclamato (al pari di Alberto Pozzato) per i recenti successi azzurri e che si è subito calato nella parte.
“Innanzitutto ringrazio il preparatore atletico Ale Dal Monte e il mio vice Vittorio Negrello per l’importante e prezioso lavoro condotto in mia assenza – ha chiarito subito il capoallenatore – quanto alla formazione ci avviciniamo con rispetto al campionato consci che ci sono diversi nuovi elementi da integrare e che sarà un percorso progressivo di crescita che fatalmente non potrà essere immediato. Ma si lavorerà duro per avere al più presto un’identità di squadra e una mentalità di gruppo organizzato. I valori della serie A sono chiari: Trissino davanti a tutti e a seguire Lodi, Forte dei Marmi, Follonica, Sarzana, Valdagno, noi, lo stesso Giovinazzo e il Grosseto che lotteranno dietro i grandi favoriti in un torneo che non ricordo così equilibrato e incerto da decenni. Ecco – incalza Bertolucci – noi dovremo essere bravi ad aprire una crepa in questo muro di squadre attrezzate e dire la nostra conquistandoci uno spazio. Di sicuro mi batterò per un Bassano che sappia rendere orgogliosi i propri tifosi e che riaccenda il clima del palazzo”.
Il presidente Roberto Baggio ha rimarcato quanto “siano fondamentali gli sponsor per poter svolgere sport ai massimi livelli”, ringraziando i partner produttivi che affiancano il Bassano Hockey. L’introduzione ideale a Ubroker, nella persona di Fabio Spallanzani che si appresta a vivere il quinto anno da brand di riferimento dell’hockey cittadino e che ha appena rinnovato l’impegno per un altro triennio. “Se penso che la mia avrebbe dovuto essere una parentesi limitata – sorride Fabio – direi che al contrario è andata diversamente. Ora invece mi sono affezionato e mi sento po’ bassanese anch’io, anche perché qui ho trovato tanti amici e non semplici collaboratori. Alla fine della scorsa stagione si sono aperti scenari imprevisti e ho deciso di imprimere una svolta alle prospettive del club con nuovi investimenti. Crediamo di aver allestito una formazione competitiva in grado di dare fastidio all’intera concorrenza e a tornare ad emozionare la nostra gente. Il nostro faro è naturalmente il coach Alessandro Bertolucci, il centro del progetto”.
Passerella di nuovi e vecchi protagonisti (“Si sta formando un gran bel gruppo”, ha detto capitan Andrea Scuccato); (“Ho apprezzato l’organizzazione del club, stiamo lavorando tanto e bene”, ha sottolineato Joan Galbas); e in successione ecco i portieri Mattia Verona, Cesar Bertuzzo e Francesco Girardi, nonché gli esterni Joan Galbas, Ivo Silva, Nicolas Barbieri, Andrea Scuccato, Alberto Pozzato, Mattia Baggio, Gerard Riba e Julian Tamborindegui. Il vicesindaco Mariano Scotton e l’assessore Andrea Zonta hanno espresso gli “in bocca al lupo di rito” prima dei doverosi brindisi coi calici alzati.
Profilo basso, mani sul manubrio e pedalare. A ottobre vedremo di certo una squadra che sgobba e si sbatte e saprĂ  farsi voler bene proprio per questo. Poggiando sulla voglia di rivincita di tutti quanti. E per adesso tanto basta.